martedì 30 giugno 2009

Il Comune di Capurso, affidato al Commissario Prefettizio


Bilancio, ancora pareggio. Il Comune di Capurso, affidato al Commissario Prefettizio



Ci eravamo salutati, e “riconvocati” a venti giorni, da quel 26 maggio quando, con un sostanziale pareggio in consiglio comunale (9-9), il tutto era stato affidato al Commissario ad Acta.
Ieri in un caldo pomeriggio estivo, si è consumata l’ennesima stagione politico-amministrativa…ancora pareggio (10-10) ed uno astenuto. Il Bilancio non passa.
Il Presidente del Consiglio Comunale, Capobianco, apre la seduta dando la parola al Commissario Mario Aulenta che afferma: “Il Bilancio del Comune di Capurso, gode di ottima salute. E’ difficile che un bilancio sia positivo in un Comune“. Questo lascia prevedere in quanto tempo lo stesso sarà approvato e senza alcuna esitazione (entro 48 ore art. 46 bis Stat. Com.) dallo stesso Commissario, anche se la legge gli impone i tempi.
Ma facciamo un passo indietro ed analizziamo a grandi linee la seduta, che ha riservato ad un pubblico delle “grandi occasioni“, capovolgimenti di fronte, interventi denigratori tra consiglieri della stessa parte politica. Ad un certo punto si è avuta l’impressione di non riconoscere più quale fosse la ex maggioranza e quale la ex minoranza.
Almeno tre i fatti importanti della seduta…
Il ritorno di Crudele, per votare contro la sua maggioranza e contro quel Sindaco che per due volte lo ha premiato, affidandogli le varie deleghe assessorili, da lui richieste e continuamente lasciate al primo ostacolo.
La chiarezza nel voto, dell’Ex Assessore Mongelli (il 26 maggio si era astenuta), che votando contro ha affossato un Bilancio anche da lei sostenuto precedentemente, in Giunta (era ancora Vice Sindaco), ma che evidentemente rappresetava la contropartita all’approvazione del PRU (come da lei comunicato durante il dibattito), che lo stesso Consiglio ha affossato. Come a dire, niente PRU? Nessun voto a favore per l’approvazione del Bilancio!
Per finire, il voto a favore del Cosigliere Nitti (opposizione), assente alla seduta del 26 Maggio. Franco Nitti motivando la sua posizione favorevole con ”senso di responsabilità nei confronti della comunità capursese“, ha cercato di evitare il commissariamento della cittadina per molti mesi, fino al prossimo aprile 2010. Lo stesso Nitti però, ha riservato alcuni passaggi ai suoi colleghi (di maggioranza e di opposizione), richiamando l’attenzione del pubblico sulle assenze dei consiglieri Di Gioia, Fumai, Selvaggio e Crudele; sulla Commissione Comunale di inchiesta, soluzione apprezzata dal Consigliere, creata per fare luce e chiarezza alla mancata approvazione del PRU. Nitti precisa che con lo scioglimento dell’Amministrazione, nessuno dei Consiglieri nominati (5 tra oposizione e maggiornaza), potrà ultimare il lavoro intrapreso negli ultimi giorni, come a voler mettere un “coperchio a tale argomento“. Perche? Se proprio trasversalmente, si è voluta adottare e quindi scegliere la via della Commissione di inchiesta?
Passati al voto dopo il breve intervento di Lopriore, che ha deciso anche lui di “staccare la spina, all’ammalato senza voler continuare ad accanirsi con il mantenimento terapeutico“, l’assise nuovamente produce come detto, un risultato di assoluta parità, con 10 voti a favore e 10 contrari, ma questa volta con l’astensione dell’ex Vice Sindaco e Assessore, Vincenzo Lopriore.
Ora la “patata bollente” passerà nelle mani del Prefetto che in breve tempo, azzererà l’intero Consiglio Comunale, nominando per la guida dei prossimi mesi del Comune di Capurso, un Commissario Prefettizio. Lo stesso Commissario, garantirà al posto del Sindaco, il funzionamento degli organi comunali e dei servizi. Unico interrogativo, se sarà affiancato o meno, visto anche il lungo periodo, da altri colleghi o subcommissari a coadiuvarlo nell’attività amministrativa.
Fonte: Capurso on line - Redazione

lunedì 18 maggio 2009

Il 6 e 7 Giugno alle provinciali vota per SOZIO Giuseppe detto Peppino nel collegio Capurso-Noicattaro





Nato a Noicattaro nel ‘50, sposato con l’insegnante Anna DICIOLLA, due figli,
laurea in legge e abilitazione all’esercizio della professione di avvocato, è
cancelliere presso la Corte di Appello di Bari.
Nel 1975 assieme a un gruppo di giovani universitari, sotto la guida dello
storico locale prof. Sebastiano Tagarelli, costituisce a Noicattaro la “Pro-
Loco” diventandone primo presidente.
Dopo aver militato nella giovanile socialista, nel 1985 è eletto consigliere
provinciale, carica che ricoprirà più volte, e nominato presidente
dell’Istituto per non vedenti “Gino Messeni-Localzo” di Rutigliano.
Più volte consigliere comunale di Noicattaro, ha ricoperto la carica di vice
sindaco con delega alla Cultura e Pubblca Istruzione e successivamente quella
di assessore all’urbanistica.
Sensibile ai problemi ed alle esigenze della gente più umile ed indifesa,
rifiuta la politica intesa come “compromesso”.

giovedì 30 aprile 2009

Il programma di Sinistra e Libertà

Il programma


È ora di cambiare. L’Europa che lasciamo è quella della speculazione finanziaria, del liberismo, della destra, lontana dai popoli, vicina ai privilegiati. Vogliamo invece un’Europa del lavoro, dell’ambiente, dei diritti sociali e civili.


1) Ridistribuire la ricchezza in Europa attraverso il lavoro.
Patto Europeo per l’Occupazione: nuovi e migliori posti
di lavoro attraverso formazione, ricerca, innovazione, tecnologia investimenti.
Combattere la piaga del precariato.
Salario sociale europeo per i disoccupati.
Riduzione delle differenze nelle retribuzioni europee.
Riduzione dell’orario di lavoro.
Tasse sulla rendita e non sul lavoro: colpire la speculazione finanziaria, tassare i grandi patrimoni, tutelare le PMI.

2) Dall’Europa della speculazione finanziaria a quella dell’ambiente.
Il futuro dell’Europa è nel nuovo modello sociale ambientale e tecnologico: energie rinnovabili, bioedilizia, agricoltura di qualità, tutela dei consumatori, reti telematiche, trasporti ferroviari, infrastrutture sicure.
L’Europa è gia leader nelle rinnovabili con oltre 3,5 milioni di occupati. Far crescere questo settore significa creare milioni di nuovi posti di lavoro, non delocalizzabili, stabili, qualificati, utili alla lotta contro l’emergenza climatica. Senza il nucleare.

3) Dalla scuola disastrata alla Società della Conoscenza.
La riforma Gelmini porta l’Italia fuori dall’Europa.
L’accesso al sapere deve essere tutelato e il diritto alla formazione riconosciuto come fondamentale.
L’Europa deve essere protagonista nella conoscenza mettendo in campo formazione continua, scuola pubblica di qualità, ricerca ed università adeguatamente finanziate dal denaro pubblico.

4) L’Europa degli europei è quella laica, dei diritti civili e sociali.
I diritti sociali e quelli di cittadinanza sono inscindibili perché insieme garantiscono giustizia sociale e libertà individuale.
Con pari opportunità e pari libertà di donne e uomini.
L’autodeterminazione della donna è per noi un principio fondante.
Siamo per un’Europa che riconosca il ruolo decisivo della coscienza individuale nelle grandi questioni etiche, dalla libertà di cura, alle staminali, dalla fecondazione assistita alle unioni di fatto e ai matrimoni gay, siamo contro l’omofobia e transfobia per il rispetto di ogni diversità.
Proponiamo un Patto Europeo per il progresso sociale che stabilisca standard comuni per le politiche sociali, educative e sanitarie. E questo vale anche per le politiche d’inclusione dei migranti oltre all’asilo per i rifugiati e profughi da guerre e dittature.

5) L’Europa nel mondo come potenza civile di pace e cooperazione.
Sostenere la democrazia e la partecipazione in tutto il mondo. Contro tutte le guerre ed il terrorismo.
Contro gli armamenti e per il disarmo nucleare. Per una politica estera comune attenta in primo luogo al Mediterraneo, al Medio Oriente ai Balcani ma anche in grado di assumere la responsabilità per un mondo più giusto, per la pace, la sicurezza, il disarmo, la lotta alla fame e alla povertà.